La demodicosi generalizzata del cane (detta anche rogna demodettica o rogna rossa) è una malattia della pelle provocata da un acaro parassita, Demodex canis, il quale, pur presente in piccolo numero nella cute di quasi tutti i cani, in alcuni individui si moltiplica esageratamente, provocando la comparsa delle lesioni.
Le cause di questo aumento del numero dei parassiti non sono state ancora ben chiarite ma sono certamente legate ad un cattivo funzionamento del sistema immunitario del cane colpito. Tale difetto nelle forme giovanili (che compaiono prima dei due-tre anni di vita) è generalmente su base genetica, mentre nelle forme che insorgono negli adulti è legato a malattie debilitanti intercorrenti.
La malattia non è contagiosa, né per gli altri cani, né per l’uomo.
Gli acari Demodex vivono nei follicoli piliferi danneggiandoli, con conseguente perdita del pelo (alopecia) in zone più o meno vaste della cute. Altri sintomi sono rappresentati da eritema, desquamazione, formazione di croste e comedoni.
Molto frequente è la presenza di un’infezione batterica (piodermite) secondaria che aggrava notevolmente il quadro clinico.
La diagnosi viene effettuata dal veterinario tramite raschiato cutaneo, hair plucking (esame delle radici del pelo) o, raramente, biopsia.
Terapia : la demodicosi generalizzata è una malattia a volte difficile da curare. Richiede una cura lunga (mediamente 3-4 mesi) e impegnativa. Tuttavia negli ultimi anni è comparsa sul mercato una nuova famiglia di farmaci orali (le isoxozaline)che la semplifica notevolmente
E’ un grave errore sospendere le terapie prima del tempo (cioè prima di due raschiati cutanei negativi effettuati a distanza di un mese). I controlli vanno fatti con regolarità.
Oltre ai farmaci contro gli acari, dovrà essere curata, se presente, l’infezione batterica secondaria.
Nelle forme che insorgono negli adulti andranno inoltre ricercate eventuali altre malattie concomitanti che ne abbiano favorito l’insorgenza.
Nelle forme giovanili, genetiche, i soggetti non andrebbero fatti accoppiare per evitare la trasmissione ereditaria ai cuccioli.
Qualora la terapia non risulti efficace si può variarne il protocollo o passare ad un altro farmaco.
Dopo la guarigione è opportuno far controllare periodicamente il cane dal Veterinario (possibili recidive).
Consigli pratici per effettuare alcune terapie :